Luca Argentero, da fragile ragazzo padre a politico gay
Si regge su un difficile equilibrio fra commedia e dramma “Solo un padre”, il film di Luca Lucini, con Luca Argentero, nelle sale da venerdì. È la storia di Carlo, un ragazzo-padre alle prese con le difficoltà della vita quotidiana, con un passato difficile e una nuova storia d’amore complicata. «La maternità è molto più raccontata al cinema» spiega il regista «L’uomo arriva al senso di paternità per gradi, mi sembrava un tema molto attuale in una società in cui non esiste più la mamma-chioccia».
Tratto dal romanzo di Nick Earls “Le avventure semiserie di un ragazzo padre”, pubblicato da Sonzogno nel 2002, il film ha nel cast Diane Fleri, Camille, la giovane di cui Carlo si innamora, Fabio Troiano, che è Giorgio il fratello eccentrico di Carlo, Anna Foglietta, la depressa alla ricerca dell’uomo giusto, Sara D’Amario, amica e voce della coscienza di Carlo e Claudia Pandolfi, la mamma della piccola Sofia, interpretata da due gemelline. «È stato duro girare con bambine di sei mesi» ammette Argentero «Non c’è spazio per i tempi dell’attore, sono loro che decidono quando e come girare». Bravo nel gestire la paternità sul grande schermo, l’attore annuncia di voler diventare padre anche nella vita reale. «Ci sto lavorando» sorride Argentero «Ho trent’anni, una compagna da quattro (l’attrice Myriam Catania), penso sia normale avere voglia di famiglia». Intanto ha dovuto imparare a “maneggiare” creature di pochi mesi.
«All’inizio sembrava di tenere in mano un vaso di cristallo» spiega «poi ho capito che i bambini sono di gomma: mi sono trovato a mio agio, credo di avere buone potenzialità. E comunque nessuno ti può spiegare davvero cosa significhi essere padre, sono sensazioni che bisogna vivere».
Uscito dalla scuola del “Grande Fratello”, Argentero confessa di aver ormai superato i diversi pregiudizi per la sua partecipazione al reality. «Negli anni sono cresciuti i ruoli e con loro le mie responsabilità, ma anche le mie soddisfazioni personali», spiega. Ma non si sottrae a scomodi commenti sulla vittoria di Vladmir Luxuria a “L’Isola dei famosi”. «Credo che festeggiare per la vittoria di un reality di un onorevole possa accadere solo da noi in Italia» sorride «Secondo me politica e spettacolo vanno poco d’accordo». Nel suo prossimo film “Diverso da chi”, Argentero veste proprio i panni di un politico gay, candidato sindaco. »Il film non prende in giro la sessualità, ma la commistione fra politica ed approssimazione» conclude «È una commedia di una realtà incredibile”.
TIZIANA LEONE
ilsecoloXIX