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Tra Carrambate e commozione, si è deciso di mondare sotto litri di lacrime (e un acquazzone) tutte le magagne di tre mesi di reclusione, dai giochini sotto coperta ai tradimenti in mondovisione. E alla fine vince Mario, il ternano tagliato con l'accetta
di Sara Gambèro
ROMA, 22 apr - Dopo quasi 2188 ore di diretta, tra sorprese, rivelazioni, litigate furiose, amori nati, altri già scoppiati, ha chiuso i battenti la Casa più spiata d’Italia. È finito anche il Grande Fratello 8, e dalla prossima settimana tutti i drogati di reality, vista la fine anche di Amici, saranno costretti a una disintossicazione rapida e indolore. Per la cronaca, ha vinto Mario Ferretti, il muratore "ternano tagliato con l’accetta". Seconda la vispa Teresa, terza la schietta Christine, dal torbido e misterioso passato, quarto il rubacuori Gianfilippo
Una edizione, quella di quest’anno, che ha regalato sicuramente personaggi ben più interessanti dell’anno passato, dal cumenda alla famigliola sicula al gran completo, dal burino romano al primo caso di trans dichiarato, ma che non ha brillato certo per valori famigliari e affettivi messi al primo posto. Tra matrimoni mandati all’aria, tradimenti in mondovisione, giochini erotici sottocoperta, voltafaccia improvvisi, più che al Grande Fratello sembrava di stare a un concentrato di Melrose Place all’amatriciana.
E gli autori le hanno provate tutte per riportare il programma sulla retta via, con tanto sorprese strappalacrime e momenti degni del miglior Stranamore. In particolare ieri sera qualcuno doveva aver deciso che se non si arrivava agli 800 ettolitri di lacrime il programma non chiudeva e allora via alle oltre tre ore di carrambate, filmati nostalgia, promesse di matrimonio in diretta e serenate a distanza. E fortuna che qualcuno dall’alto ha deciso di dare una mano rovesciando un acquazzone di immane proporzioni, altrimenti saremmo ancora qui a riempire il silos di commozione.
Ci si è dovuti sorbire nell’ordine: il collegamento col Marocco dove stava la tata sdentata di Gianfilippo. Che tra parole incomprensibili e sputacchiamenti ha fatto capire che "gli mancava tanto non poterlo portare più sulle giostrine". L’improvvisata del pinguino innamorato Francesco che si è presentato davanti a Christine con tanto di smoking, mazzo di fiori e serenata a distanza dei Negramaro. (Si aprono le scommesse: quanti nanosecondi ci metterà la bionda pr a dargli il benservito?). E poi ancora la promessa di matrimonio in diretta del fidanzato di Teresa, se possibile ancora più basso di lei, praticamente un puffo. Il tutto condito dalle reciproche dichiarazioni d’amore e d’amicizia degli ex compagni di reclusione: Lina a Christine, Christine a Lina, Gianfilippo a Roberto. E ancora Teresa a Silvia, Teresa a Mario, Mario a Teresa. Roba che manco a Woodstock si era vista così tanta “Peace and love”. Non a caso per non rovinare il momento immacolato il cumenda Roberto, reo di averne combinate di cotte e di crude, è stato spedito in esterna a esibirsi in un penoso strip tease. Ancora ci si chiede cosa ci trovassero tutte ste donne nella reincarnazione di Zampetti.
A quel punto tutto il pubblico era preda dei singhiozzi: una metà commossa da tutta sta abbondanza di pathos, l’altra alla vista del riesumato Marco Liorni: lì si che c'era da piangere.
Alla fine, dopo tutta sta commozione, per fortuna ha vinto Mario, il ternano "tagliato con l’accetta". Un uomo dalle poche parole (e quasi tutte sgrammaticate) e dal grandissimo pregio di non commuoversi, ma manco smuoversi, mai, nemmeno se gli portano Anna Falchi mezza nuda o se, appunto, gli comunicano che ha vinto 500.000 euro.
Uno che sperava di vincere "per aprisse un agriturismo e magnarsene pure un po'...". E che sul finale, a una Marcuzzi commossa che non faceva che ripetere «Ha vinto uno del popolo, che ha conquistato tutti con la saggezza contadina, il vincitore più atipico di tutte le edizioni del gf», ha risposto serafico: «Eh, manco lo guardavo io». Praticamente geniale.
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