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| Il caso dell'atleta sudafricano disabile che vuole gareggiare alle Olimpiadi sarà esaminato il 29 aprile: Pistorius farebbe ancora in tempo a qualificarsi per i 400 metri di Pechino
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Ufficiale il no per Pistorius
Oscar Pistorius (nella foto Eurosport ai blocchi di partenza di una gara), l'atleta disabile che da tempo ha iniziato una lunga sfida legale per poter disputare le Olimpiadi come un atleta normodotato, ha annunciato che la Corte sportiva di arbitrato esaminerà il suo caso tra il 29 e il 30 aprile.
Pistorius, che corre con l'ausilio di due protesi altamente tecnologiche a seguito di un incidente che gli ha tolto l'uso di entrambe le gambe, ha l'obiettivo di qualificarsi per i 400 metri alle Olimpiadi, e se la Corte dovesse accogliere il suo appello, sarebbe ancora in tempo utile per ottenere il tempo che gli aprirebbe le porte delle batterie di Pechino.
La battaglia legale di Oscar Pistorius è nota: la Iaaf sostiene che l'atleta non può essere considerato normodotato e che le protesi in realtà gli consentono delle performance agevolate: uno studio preparato da numerosi esperti ha avvalorato questa tesi che viene ovviamente rigettata da Pistorius che ha affidato il caso a uno studio legale e a tutta una serie di perizie medico-legali e tecniche che tendono invece a dimostrare che le sue prestazioni sono da considerare assolutamente equiparabili a quelle degli atleti normodotati.
La notizia dell'appuntamento alla corte sportiva di arbitrato viene ovviamente colta con grande soddisfazione da Pistorius: "Sono molto contento - ha detto l'atleta sudafricano - perché c'è stata molta attenzione e tempestività da parte dei giudici e questo potrebbe consentirmi ancora di qualificarmi. Credo che questo non sia un fatto importante solo per il mio caso personale ma anche per tutti gli atleti disabili, che vogliono poter competere equamente nel mondo dello sporti con tutti gli atleti normodotati."
Pistorius è rappresentato gratuitamente dallo studio legale internazionale Dewey & LeBoeuf, con una squadra di avvocati guidata dagli associati Jeffrey Kessler, Marco Consonni e David Feher.
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