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| Dapprima a Silvia poi a Lina, l'imprenditore confessa che, nonostante la tachicardia e la pressione alta, è contento e fiero di come affronta e vive le cose. Meglio così, piuttosto che vivere una vita piatta e troppo tranquilla. Tuttavia, ammette il Cumenda, l'equilibrio perfetto sarebbe vivere, con la rigidità e la perfezione che lo caratterizzano, senza farsi venire angosce, tensioni e malesseri fisici come invece spesso accade a lui. L'unica paura, ammette il giovane, è che questa sua "complessità può essere male interpretata". Tranquillo Roberto, siamo abituati a molto peggio!
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