In fibrillazione

Roberto è angustiato: si è misurato la pressione col rilevatore e l'ha trovata piuttosto alta. Non può crederci, fa una seconda prova, la controprova e la prova del nove, ma il risultato non muta: è sopra i limiti. E' la fine per lui, e scatta il momento ipocondria. Per verificare l'attendibilità dello strumento, anche Gian e Silvia si sottopongono alla misurazione della pressione sanguigna. Intanto Lina - e chi meglio di lei - diagnostica al Cumenda, con un solo sguardo, una bella fibrillazione che certo non tranquillizza il nostro eroe del settentrione. E' l'inizio del calvario: Roberto, che si asserraglia nel Confessionale per riuscirne dopo un lasso di tempo eccezionale, fa convocare urgentemente il dottore e inizia a pensare alle sue ultime volontà. Ma, a ben guardare, la redazione del testamento non è questione poi tanto celere. Roberto, coraggio: hai tutto il tempo!