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| Da Tgcom:
Pace fatta tra il fisco e Valentino Rossi. Il campione di Tavullia pagherà 35 milioni di euro circa per il periodo che va dal 2001 al 2006, di cui 19 relativi agli anni 2001-2004. Il 'dottore', inoltre, riporterà la sua residenza e potrà presentare la dichiarazione dei redditi per il 2007 in Italia. L'accordo conclusivo è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa nella sede dell'Agenzia delle entrate di Pesaro.
Si è finalmente risolta la querelle che aveva coinvolto il campione della Yamaha e protrattasi per le lunghe fino all'accordo raggiunto. L'accertamento sui 112 milioni evasi nel triennio dal 2001 al 2004 sono un brutto ricordo con la soluzione, finalmente ratificata, che alleggerisce di preoccupazioni Valentino Rossi. Il pilota, in seguito agli avvisi di accertamento che gli erano stati consegnati lo scorso agosto, aveva deciso lui stesso di chiedere la procedura di accertamento con adesione. La collaborazione fornita dal "dottore" e dai suoi consulenti durante gli incontri con i funzionari dell'Agenzia delle entrate ha permesso di rideterminare l'ammontare dei compensi percepiti e di individuare le sue prestazioni in Italia, per poter calcolare le imposte effettivamente dovute e per poter escludere, ai fini dell'Iva e dell'Irap, quelle che sono state rese all'estero.
Sono state poi quantificate le spese sostenute per la produzione del reddito e l'ammontare delle imposte già pagate oltre i confini nazionali. Grazie al procedimento di accertamento con adesione le sanzioni, che di conseguenza sono state emesse nella misura minima, sono state pari a 4,8 milioni di euro, cioè un quarto del minimo. Il pagamento sarà diviso in 12 rate trimestrali di 1,57 milioni, a partire dal prossimo 19 febbraio, aumentate degli interessi di rateazione. Infine, Rossi, ha deciso di tornare nuovamente a vivere a Tavullia e potrà, già per l'anno 2007, presentare la dichiarazione dei redditi in Italia.
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